Usa, un anno fa l’annullamento della sentenza Roe vs. Wade

24 Giugno 2023

Tempo di lettura stimato: 4'

Il 24 giugno è il primo anniversario della pronuncia della Corte suprema federale degli Stati Uniti d’America che ha annullato la sentenza Roe vs. Wade.

“Quella sentenza ha vergognosamente privato milioni di persone dei loro diritti. Donne, ragazze e persone che possono rimanere incinte negli Stati Uniti stanno andando incontro a una crisi dei diritti umani senza precedenti”, ha dichiarato Tarah Demant, direttrice dei programmi di Amnesty International Usa.

“Oggi gli Usa sono avvolti da una serie di leggi devastanti. Una donna o ragazza su tre, in età riproduttiva, vive ora in stati dove l’accesso all’aborto è completamente o quasi del tutto impossibile. Si è sviluppato un vasto deserto di servizi sanitari che costringe le persone a viaggiare per migliaia di chilometri alla ricerca di servizi di aborto. Si è seminata volutamente la paura per ostacolare le persone che possono restare incinte nella ricerca di servizi legali di aborto”, ha proseguito Demant.

“Gli stati dove non è possibile accedere ai servizi di aborto offrono una realtà tetra alle persone che possono restare incinte. Quelli dove non c’è accesso all’aborto sono gli stessi in cui sono a disposizione minori sostegni alla maternità, in cui i tassi di mortalità materna sono i più elevati e lo stesso vale per i tassi di povertà infantile. Mentre i gruppi contro i diritti umani provano ancora a criminalizzare l’aborto attraverso ulteriori divieti, meccanismi premiali per chi denuncia le persone che cercano di abortire, impedimenti alle cure abortive e limitazioni alle informazioni sull’aborto”, ha sottolineato Demant.

“Eppure, nonostante questi attacchi coordinati al vetriolo contro i nostri diritti, le persone continuano a essere in grandissima parte a favore dell’accesso sicuro e legale all’aborto; molti stati hanno adottato nuove protezioni e c’è un forte attivismo in tutti gli Usa in favore dei diritti. L’aborto è un diritto umano e un servizio medico fondamentale e coloro che si battono in suo favore sono più determinati che mai per assicurare che le persone negli Usa siano in grado di poter accedere a tale diritto”, ha concluso Demant.

Erika Guevara-Rosas, direttrice per le Americhe di Amnesty International, ha aggiunto:

“L’annullamento della sentenza Roe vs. Wade ha rappresentato un pericoloso arretramento proprio mentre a livello globale si stavano facendo passi avanti sul diritto di aborto. Lo scorso anno gli Usa si sono aggiunti a una manciata di stati che, recentemente, hanno limitato il diritto d’aborto, come Polonia, Nicaragua ed El Salvador. Altrove, i progressi per decriminalizzare e legalizzare l’aborto in stati come Irlanda, Messico, Argentina e Colombia, sono stati un grande successo per la comunità globale. È chiaro che gli Usa si stanno muovendo nella direzione sbagliata e, mettendo in pericolo le persone incinte, stanno dando un terribile esempio al mondo”.