Parole ostili dell’ambasciatrice Haley verso le organizzazioni per i diritti umani, triste momento per gli Usa

25 Giugno 2018

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La lettera esprime aperta ostilità nei confronti delle organizzazioni per i diritti umani che hanno opinioni diverse dagli Usa. Come espressione della società civile, il nostro compito è di chiamare a rispondere del loro operato coloro che hanno potere. Rifiutare il confronto con chi non è d’accordo relegherà l’amministrazione Trump in una posizione molto solitaria”.

Questa è la replica del segretario generale di Amnesty International Salil Shetty alla lettera dell’ambasciatrice degli Usa presso le Nazioni Unite Nikki Haley, in cui le organizzazioni per i diritti umani vengono accusate di bloccare la riforma del Consiglio Onu dei diritti umani.

Accusare le organizzazioni per i diritti umani di aver determinato la riprovevole decisione degli Usa significa ignorare le incessanti campagne di Amnesty International e di altri per riformare il Consiglio Onu dei diritti umani, per esempio attraverso la richiesta di stabilire standard più elevati per farne parte. Mascherare i fatti non aiuterà la reputazione degli Usa sul piano internazionale”.

Condividiamo molte delle preoccupazioni degli Usa sul Consiglio dei diritti umani. Tuttavia, le riforme proposte dall’amministrazione Trump avrebbero fornito proprio a quegli stati membri cui gli Usa si oppongono l’opportunità di compromettere il funzionamento dell’organismo”.