Patto Ue su migrazione e asilo: aumenta il rischio di violazioni dei diritti umani

5 Aprile 2024

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A pochi giorni dal voto finale del Parlamento europeo sul Patto dell’Unione europea su migrazione e asilo, previsto per il 10 aprile, Amnesty International ha espresso forti preoccupazioni circa le violazioni dei diritti umani che queste riforme rischiano di causare alle persone migranti.

“È più che mai evidente che questo Patto farà regredire di decenni la legislazione europea in materia di asilo, esponendo molte più persone, in ogni fase del loro viaggio, a grandi sofferenze e al rischio di violazioni dei propri diritti umani”, ha dichiarato Eve Geddie, direttrice dell’Ufficio Istituzioni europee di Amnesty International.

“Dal 2020, quando queste riforme sono state presentate, ogni fase di negoziazione ha ulteriormente peggiorato il risultato finale: indebolendo i sistemi di protezione e di accesso all’asilo per le persone migranti, prolungando la detenzione e il confinamento alle frontiere e trasferendo ulteriori responsabilità agli stati al di fuori dell’Europa. Il Patto non contribuirà affatto a migliorare la risposta dell’Europa alle persone in cerca di protezione”, ha aggiunto Eve Geddie.

“Il Parlamento europeo deve stabilire standard più alti per una politica di asilo comune che sia rispettosa e sostenibile. Al contrario, questo pacchetto di proposte rischia vergognosamente di esporre molte più persone, comprese famiglie con bambini, al rischio di una detenzione de facto alle frontiere dell’Unione europea, negando una valutazione equa e completa delle loro richieste di asilo. La proposta farà da apripista a nuove misure emergenziali che metteranno un numero incalcolabile di persone a rischio di subire respingimenti e detenzioni arbitrarie e di vivere condizioni di indigenza e povertà alle frontiere europee”, ha proseguito Geddie.

“Queste proposte si accompagnano ai crescenti sforzi per trasferire la responsabilità della protezione dei rifugiati e il controllo delle frontiere a paesi al di fuori dell’Unione europea, come dimostrato dai recenti accordi con Tunisia, Egitto e Mauritania, oltre che dai tentativi di esternalizzare l’elaborazione delle richieste di asilo in Albania. Queste pratiche rischiano di intrappolare le persone in stati dove i loro diritti umani saranno in pericolo, rendono l’Unione europea complice delle violazioni che ne conseguirebbero e compromettono la capacità dell’Europa di difendere i diritti umani al di fuori del proprio territorio.

 

Ulteriori informazioni

Il voto finale del Parlamento europeo su diverse normative che costituiscono il Patto sulla migrazione e l’asilo è previsto per mercoledì 10 aprile alle ore 17. Le proposte saranno formalmente adottate dopo che il Consiglio europeo le avrà approvate, entro giugno 2024.

Si prevede che la nuova legislazione entrerà in vigore e sarà pienamente operativa due anni dopo, entro giugno 2026.